Sono oltre 70 mila i cani abbandonati o senza casa ospitati nei canili pugliesi e mediamente tutti in condizioni pessime.


La Coalizione internazionale contro la tortura organizzata dei cani (Cicto), che unisce oltre sessanta organizzazioni per la difesa degli animali in Europa, si sta battendo affinchè questi animali siano adottati, in Italia e all’estero, dopo essere stati curati, vaccinati ed i loro dati inseriti in una anagrafe canina.


I rappresentanti della Cicto hanno incontrato i giornalisti per chiarire il loro impegno a favore dei cani, difendendosi contro voci e illazioni di un presunto commercio lucrativo di cani randagi derivanti da canili italiani e destinati alla vivisezione.


In tal senso la Cicto sta collaborando con la Polizia italiana per capire se esistono casi sospetti ed offre un premio di diecimila euro a chi procura prove utilizzabili in tribunale contro chi pratica la vivisezione.


“Sappiamo – ha detto la presidente della Cicto, Yvonne Risch – che l’adozione dei cani non è la soluzione dei problemi dei canili italiani e meridionali dove il maltrattamento è costume e business in quanto grazie alla legge nazionale 281/91 gli animali randagi non si abbattono più, ma vengono affidati ai canili però in condizioni orrende”.


“Ci impegniamo – ha concluso Yvonne Risch – a sensibilizzare l’opinione pubblica e le amministrazioni locali a sterilizzare i randagi, perchè rappresenta l’unico modo per controllare lo sviluppo del fenomeno e di pari passo avviare l’adozione sistematica e continua”.


Davvero non sempre gli ‘umani’ non ricambiano l’affetto che i cani hanno per loro.


Fonte: Inviato speciale