ROMA - Animali vivi alla mostra 'Darwin 1809-2009' ed è bufera. La Lav-lega anti vivisezione sostiene infatti che la presenza di iguane verdi, armadilli e tartarughe "violerebbe il regolamento comunale a tutela degli animali e potrebbe anche configurare il reato di maltrattamento di animali". Per questo l'associazione "diffida il sindaco di Roma Gianni Alemanno, l’assessore alle Politiche culturali Umberto Croppi e l’azienda speciale Palaexpo palazzo delle esposizioni, nella persona del presidente Ida Granelli, dall’esporre animali presso la mostra Darwin 1809-2009”.


La Lav si appella al regolamento comunale a tutela degli animali: questo "vieta la detenzione, il commercio e l’immissione in natura su tutto il territorio comunale di animali alloctoni ad eccezione dei centri autorizzati in base a leggi nazionali e regionali e del Bioparco”. Il divieto si applica a “qualsiasi forma di spettacolo o di intrattenimento pubblico o privato effettuato con o senza scopo di lucro che contempli, in maniera totale o parziale, l’utilizzo di animali, sia appartenenti a specie domestiche che selvatiche". Questa disposizione si estende a fiere, mostre di animali, esposizioni, concorsi, sagre, manifestazioni itineranti, spettacoli in strada ad eccezione di quelle senza fine di lucro autorizzate. In caso di contravvenzione al Regolamento, “viene disposta la sospensione immediata dell’attività e quindi definitiva, oltre all’applicazione della sanzione amministrativa”.


Per la Lav-lega anti vivisezione “la forza del messaggio darwiniano non può essere calpestato da eventuali violenze sugli animali, né questi devono essere sviliti e ridotti al pari di belle statuine in mostra". Gli animalisti dicono "certi che anche Darwin oggi chiederebbe il rispetto di questi animali che, per loro natura, hanno esigenze specifiche di movimento, alimentazione, temperatura, e potrebbero subire stress e paura a causa della presenza dei visitatori".


La Lav lamenta che "assoggettare tutto questo alle esigenze di una pur importante mostra dedicata a uno scienziato, non è coerente con le regole che la capitale si è data e non aggiungerebbe nulla all’opera di Darwin". In alternativa, suggerisce, "si possono utilizzare filmati o altre riproduzioni in grado di rappresentare o simulare le teorie dello scienziato, che indubbiamente sarebbero graditi dai visitatori, molti dei quali saranno giovani studenti per i quali il rispetto degli animali deve essere un valore da poter apprezzare anche in una mostra”.


10 febbraio 2009



Fonte:
Agenzia dire