Un incendio di origine dolosa ha distrutto le voliere del parco
naturale di Cumiana, nel torinese, e ha ucciso 40 uccelli.
L'azione, per la quale sono state utilizzate 20 molotov, è
rivendicata dall'Animal Liberation Front: "Questo è per gli animali
imprigionati" è la scritta trovata dai carabinieri che indagano sul
rogo.



I volatili coinvolti sono poiane, falchi e gufi. Liberi di giorno,
la notte questi rapaci vengono ricoverati in apposite voliere e
trespoli. Le cariche incendiarie, bottiglie da 1 litro e mezzo di
benzina innescate da zampironi collegati a fiammiferi e tavolette
di diavolina per caminetto, hanno dato fuoco anche ad un capannone
e all'ingresso degli uffici del parco. Un principio di incendio si
è avuto anche nella casetta di uno dei guardiani. I danni, secondo
una prima stima della proprietà, ammonterebbero a 700-800 mila
euro.



Inaugurato da un paio d'anni nei pressi dei laghi di Cumiana, lo
Zoom Torino è il primo zoo immersivo d'Italia. si tratta di un
concetto innovativo di zoo, basato sulla ricostruzione dell'habitat
naturale degli animali, che vivono liberi. Copre una superficie di
circa 180 mila metri quadrati e al momento ospitava soltanto i
volatili rapaci e alcune tigri, che però non sono rimaste coinvolte
nel blitz animalista. La struttura, che doveva aprire al pubblico
nel prossimo mese di aprile, impiega in tutto 20 biologi e
veterinari, oltre una sessantina di lavoratori stagionali.



I carabinieri della Compagnia di Pinerolo, arrivati sul posto, sono
impegnati nella ricerca delle carcasse degli uccelli che al momento
non si trovano, come anche non sono stati rinvenuti gli anellini
che gli uccelli portavano ad una zampa e con i quali venivano
assicurati ai trespoli durante la notte. Sono stati invece trovati
diversi ricci morti che avevano la tana proprio nel terreno
coinvolto nell'incendio. Salva, per fortuna, l'aquila ospite dello
zoo






La voliera dei rapaci è andata completamente distrutta ma, per
motivi di sicurezza, non è stato ancora possibile rimuovere tutte
le macerie. L'ipotesi, al momento, è che gli uccelli siano stati
portati via, ma sono comunque destinati a morire. Ce lo spiega il
falconiere del parco, Andrea Puglisi: "Se fossero stati liberati
qui li avremmo ritrovati subito, perchè sono addestrati a ritornare
in quella che è la loro casa, perciò starebbero tuttora volando
nella zona, purtroppo non è così. O sono bruciati oppure sono stati
presi e liberati da qualche altra parte. Questi animali non sono
abituati a procacciarsi da soli il cibo per cui vivranno ancora
pochi giorni".



Il proprietario dello Zoom Torino, Gianluigi Casetta spiega: "E'
stato un attacco criminoso compiuto da persone poco informate su
quello che stiamo facendo. Il progetto di Cumiana, che prevede un
investimento di circa 20 milioni di euro, consiste infatti nel dare
vita 'al primo zoo moderno d'Italia' con tanto di centro
conservazione specie e laboratori per la formazione di biologi e
veterinari".



Sono in corso analisi anche sulle cariche incendiarie utilizzate
dagli attentatori. Al momento i carabinieri hanno trovato 5 focolai
d'incendio e 2 molotov inesplose



L'Alf, Animal Liberation Front, opera in tutto il mondo "contro lo
sfruttamento e l'abuso degli animali". Nata in Inghilterra, negli
anni '70, e' celebre per le sue azioni. In Italia si è resa
protagonista, nel 2002, del furto di un centinaio di cani beagles
dall'allevamento Morini di San Polo d'Enza, in provincia di Reggio
Emilia.



Sull'azione dimostrativa dell'Alf si è pronunciato l'Enpa, Ente
protezione animali, criticando duramente il gesto: "Un'inaudita
violenza. Quanti si nascondono dietro la sigla Alf non fanno altro
che rafforzare chi lucra sulla prigionia degli animali. Nessuno ha
il diritto di atteggiarsi a Robin Hood degli animali e compiere
atti che confinano le istanze animaliste nell'ambito
dell'illegalità. Chiunque sceglie questa strada deve assumersi la
responsabilità ed essere consapevole di costringere le battaglie
animaliste in un vicolo cieco".



Quanto allo zooparco in questione, l'Enpa ha mosso qualche critica
agli organizzatori e ai gestori: "Sono specializzati nella
ricostruzione scenografica di singole porzioni dell'habitat
naturale, una rappresentazione fittizia concepita per renderli
gradevoli ai visitatori paganti e non certo per tutelare il
benessere degli animali"

Fonte: La repubblica Torino