A Goito (Lombardia) e Tonco (Piemonte) le feste in cui avvengono riti sacrificali d'altra epoca. Del tema si è occupata anche la trasmissione Le Iene
di Giorgio Boratto
28 FEBBRAIO 2009
A febbraio la festa a Goito consiste in una gara in cui i concorrenti, cercano di staccare con un bastone la testa di un tacchino appeso in mezzo alla piazza. Il palio avviene così: un tacchino viene appeso a testa in giù ad una sorta di patibolo al centro di della piazza principale e inizia una spettacolare giostra equestre fra le urla di incoraggiamento di tutti gli spettatori. A questo punto due cavalieri armati di bastone si lanciano in corsa cercando di decapitare l'animale ed aggiudicarsi quindi il trofeo. Tutto questo solo per motivi di buon auspicio per la stagione agricola. Ora sembra che dopo l’intervento della LAV (Lega Antivivisezione) il Palio del pit sia stato annullato.
In un periodo che varia dalla seconda metà di marzo e la prima settimana di aprile, in una domenica quaresimale a Tonco - in provincia di Asti - si svolge invece ‘la Giostra del Pitù’. Anche questa festa è legata alla religione ed ai riti di fertilità, riti propiziatori contadini. Ancora una volta il tacchino diventa l’animale a cui addossare le potenze del Male: il capro espiatorio. Il grosso pennuto viene trasportato in piazza su un carretto, tutto adornato e trainato da una coppia di buoi. Una volta giunto in piazza, il tacchino viene appeso ad un palo ed ha inizio un simbolico processo in cui l'animale è l'imputato. Il processo si conclude con la condanna a morte del povero animale. Il notaio, interpretato da un giovane del paese, legge il testamento dell'animale e in seguito inizia la giostra: otto cavalieri in costume cercano di staccare la testa del tacchino, con una spada di legno. Fortunatamente il tacchino è portato in piazza già morto. Morto il tacchino, inizia il brando, una sorta di danza collettiva, durante la quale si mangiano dei dolci chiamati bugie e si beve del buon vino.
Anche qui c'è stato l'intervento degli animalisti e documentato dalla trasmissione 'le jene'. È possibile vedere il filmato su Youtube. Qui l'usanza ha avuto una modifica e l’animale è stato sostituito con un fantoccio. Così constatiamo che la coscienza animalista è riuscita a cambiare i simulacri.
Fonte: Mentelocale.it
di Giorgio Boratto
28 FEBBRAIO 2009
A febbraio la festa a Goito consiste in una gara in cui i concorrenti, cercano di staccare con un bastone la testa di un tacchino appeso in mezzo alla piazza. Il palio avviene così: un tacchino viene appeso a testa in giù ad una sorta di patibolo al centro di della piazza principale e inizia una spettacolare giostra equestre fra le urla di incoraggiamento di tutti gli spettatori. A questo punto due cavalieri armati di bastone si lanciano in corsa cercando di decapitare l'animale ed aggiudicarsi quindi il trofeo. Tutto questo solo per motivi di buon auspicio per la stagione agricola. Ora sembra che dopo l’intervento della LAV (Lega Antivivisezione) il Palio del pit sia stato annullato.
In un periodo che varia dalla seconda metà di marzo e la prima settimana di aprile, in una domenica quaresimale a Tonco - in provincia di Asti - si svolge invece ‘la Giostra del Pitù’. Anche questa festa è legata alla religione ed ai riti di fertilità, riti propiziatori contadini. Ancora una volta il tacchino diventa l’animale a cui addossare le potenze del Male: il capro espiatorio. Il grosso pennuto viene trasportato in piazza su un carretto, tutto adornato e trainato da una coppia di buoi. Una volta giunto in piazza, il tacchino viene appeso ad un palo ed ha inizio un simbolico processo in cui l'animale è l'imputato. Il processo si conclude con la condanna a morte del povero animale. Il notaio, interpretato da un giovane del paese, legge il testamento dell'animale e in seguito inizia la giostra: otto cavalieri in costume cercano di staccare la testa del tacchino, con una spada di legno. Fortunatamente il tacchino è portato in piazza già morto. Morto il tacchino, inizia il brando, una sorta di danza collettiva, durante la quale si mangiano dei dolci chiamati bugie e si beve del buon vino.
Anche qui c'è stato l'intervento degli animalisti e documentato dalla trasmissione 'le jene'. È possibile vedere il filmato su Youtube. Qui l'usanza ha avuto una modifica e l’animale è stato sostituito con un fantoccio. Così constatiamo che la coscienza animalista è riuscita a cambiare i simulacri.
Fonte: Mentelocale.it
18 marzo 2009 alle ore 02:55
Vorrei fare presente a chi ha scritto quest'articolo che a Tonco il pitu NON e' stato affatto sostituito con alcun fantoccio e da buon tonchese sono fiero che sia cosi'. La giostra si e' corsa regolarmente domenica 15 marzo e vorrei sottolineare una volta di piu' la maleducazione e la prepotenza con cui gli animalisti presenti hanno manifestato. Mi sta bene il diritto alla protesta ma non certo fatto in questo modo, parlano di morale ed educazione e poi insultano i figuranti della giostra senza alcuna discrminazione:anche i bambini hanno potuto ascoltare i loro insulti e senz'altro e'stato piu diseducativo questo di quanto loro credono lo sia la nostra tradizione.
18 marzo 2009 alle ore 04:41
Salve, sono l'amministratore del blog...non avrei nemmeno dovuto rispondere ad un intervento così infelice, pietoso, misero...come si può essere orgogliosi di torturare un tacchino per divertirsi, perchè altro non è...non mi parlate di tradizione, altrimenti m'incazzo di più...d'altronde bastardi come i vostri antenati, no!?...ma perchè non vi sparate STRONZI!!! 100%animalisti, vi ha fatto un favore, un grosso regalo, non distruggendo tutto, ogni anno!!! Spero che questo succeda, prima o poi! Vi auguro, di essere torturati, voi e tutte le vostre famiglie, come quel povero animale che attaccate a testa in giù!
18 marzo 2009 alle ore 10:14
Tutto come da copione: la solita educazione..
19 marzo 2009 alle ore 02:45
bè, io quando m'incazzo divento molto volgare, così per il nostro amico andrea, riportiamo il commento di un uomo educato...e molto profondo, che è meglio...mirco
19 marzo 2009 alle ore 02:45
il cervello di un tacchio ha dimostrato essere evoluto!!!! perche' lui da martire non ha dimostrato aggressivita' e questo e' sicuro perche' la loro natura e' diversa da quella dei primati,esseri credenti, poconullafacenti,scopiazzando qua e la se la tirano e tirano avanti... ma avanti dove?...e'un...NO! non me la sento di giudicare, lascio a voi un pensiero, e garbatamente vi assicuro che anche un tacchino e' scintilla spirituale emanata da dio, non so se ha consapevolezza, ma coscienza della realta' che accade senza fine,lui, come essere VIVENTE ha il total diritto di SAPERE... ehh si ... altrimenti che fiducia posso avere negli esseri celesti?????
15 aprile 2009 alle ore 15:01
ho partecipato al presidio 100%animalisti contro la barbarie di tonco, e certo abbiamo offeso e insultato tutti i beoti convenuti per divertirsi allo strazio del povero animale. e li abbiamo offesi GIUSTAMENTE, abbiamo rovinato completamente la loro "festa" schifosa, e ci siamo portati via il tacchino processato e ancor vivo. e l'anno prossimo, se la riproporranno, FAREMO MOLTO MEGLIO E MOLTO PEGGIO!
16 aprile 2009 alle ore 03:35
Grazie sandro, veramente grazie da parte di tutti noi, per quello che fate, siete grandi!!! Non fare caso alle parole di questi deficenti, orgogliosi di essere assassini di povere "anime" indifese...ciao e presto!!!